venerdì 2 dicembre 2011
Erika De Nardo è quasi libera
Libertà dietro l'angolo per Erika De Nardo, la ragazza di Novi Ligure che il 21 febbraio 2001 insieme all'allora fidanzatino Omar Favaro, uccise a coltellate la madre e il fratellino. Lunedì prossimo, 5 dicembre, Erika potrà lasciare la comunità Exodus nel Bresciano dove si trova da alcuni mesi. Condannata per duplice omicidio volontario aggravato, ha scontato la pena prima nel carcere minorile Beccaria di Milano e poi in quello di Verziano, alle porte di Brescia.
Ventisette anni compiuti a fine aprile, nel periodo di detenzione Erika si è prima diplomata e poi laureata in filosofia con 110 e lode con una tesi su "Socrate e la ricerca della verità negli scritti platonici". In tutti questi anni il padre Francesco le è stato sempre vicino, non saltando mai una visita. Il futuro della giovane sembra essere nel volontariato, così come ha annunciato don Antonio Mazzi, fondatore della Comunità che la sta ospitando. "Erika - ha detto - rimarrà presso la nostra comunità anche dopo che sarà libera. Non so ancora se nella sede in cui si trova ora o altrove. Erika continuerà a lavorare nel volontariato. Come mi ha detto lei stessa vuole continuare a capirsi, a maturare. Penso - ha proseguito Don Mazzi - che dopo un periodo in cui immagino che voglia stare con il padre, parlare con lui, passeranno insieme il Natale, Erika tornerà nella nostra comunità
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