lunedì 12 dicembre 2011
Torino: la ragazza ha inventato lo stupro
Chiede scusa, "soprattutto ai bambini del campo", la sedicenne che si è inventata lo stupro, episodio da cui è nato l'assalto al campo rom alla periferia di Torino. La lettera è pubblicata sull'edizione on line di alcuni quotidiani. "Ho visto in tv le immagini delle fiamme al campo nomadi e mi sono sentita male. Mi vergogno da morire: mi sono resa conto solo ora di quello che è successo. Mi sono inventata quella storia - scrive ancora la ragazza -, che erano stati due rom, appena ho visto mio fratello passare per la strada. In quel momento non ho pensato alle conseguenze. Chiedo scusa a tutta la gente del quartiere per la rabbia che ha suscitato la mia bugia. La colpa è solo mia. Sono pronta ad affrontare le conseguenze di quello che ho fatto". Della simulazione di reato si occuperà ora la Procura dei minori del capoluogo piemontese.
Sulla vicenda è intervenuta il ministro Annamaria Cancellieri: «Nulla può giustificare la violenza». Le forze dell'ordine hanno arrestato due uomini di 52 e 20 anno. La Cancellieri condanna la vicenda. «Non si fa giustizia da soli. E, nel caso dell'assalto al campo rom di Torino, è un'ingiustizia fatta da soli. Nulla, neppure la rabbia, l'emarginazione, i pregiudizi, possono giustificare episodi come quello che è successo sabato sera alle Vallette». E poi ha aggiunto: "A nessuno deve passare per la testa che i problemi si risolvono con la violenza. Meno che mai con la violenza nei confronti del diverso, dello straniero. Torino è la città che, da sempre, ha dato esempio concreto di convivenza civile che non si identifica in quel manipolo che ha incendiato la casa dei rom".
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