giovedì 3 febbraio 2011

Yasi è arrivato, terrore in Australia per l'uragano


Il ciclone Yasi, uno dei più violenti che abbia mai colpito l'Australia negli ultimi 100 anni, sta attraversando la zona interna nord-orientale del Paese, causando molti danni, ma senza fare vittime. Classificato come categoria 5, la più alta, la stessa di Katrina, Yasi ha toccato terra verso la mezzanotte locale.
RAFFICHE DI VENTO - Raffiche di vento a 290 chilometri orari hanno divelto tetti, sradicato alberi e abbattuto cavi elettrici, causando interruzioni di corrente sulla costa dello Stato del Queensland. Al momento non sono stati segnalati morti o feriti, stando a quanto riferito dal premier del Queensland Anna Bligh, che ha comunque precisato che bisogna prima conoscere quanto accaduto nelle città più colpite e più difficili da raggiungere, per poter fare un bilancio definitivo. È nata invece una bambina in uno dei centri di evacuazione a Cairns, assistita da una coppia di turisti inglesi, di professione ostetrica e medico. Secondo le autorità, l'assenza di vittime si spiega con un piano di evacuazione per migliaia di persone e una leggera deviazione del ciclone verso sud. Yasi dovrebbe indebolirsi man mano che penetra all'interno del Paese, retrocedendo alla categoria 2.

Perugia, Elisa doveva incontrare "Matteo"


Nessun segno esteriore che faccia ipotizzare una morte violenta sarebbe stato trovato a una prima ricognizione, secondo quanto si apprende, sul corpo di Elisa Benedetti, la 25enne di Citta' di Castello trovata morta lunedi' a Perugia. L'autopsia è stata eseguita dal medico legale Anna Maria Verdelli alla presenza anche di Luca Lalli, il medico incaricato come consulente dalla famiglia della ragazza. Da alcune indiscrezioni non sarebbero stati riscontrati fori sulla pelle che possano far pensare ad iniezioni ma saranno gli esami tossicologici a stabilire se Elisa abbia fatto uso o meno di stupefacenti. Insufficienza cardiorespiratoria provocata dal freddo, quindi, sarebbe la causa del decesso della 25enne.
IL GIALLO - Elisa aveva un appuntamento quel sabato notte. Doveva andare a cercare "Matteo" a Ponte Pattoli la 25enne di Città di Castello trovata morta nei boschi vicino Perugia, prima di dileguarsi a bordo dell'auto dell'amica Vanessa. Non disse il motivo di quell'incontro. L'indiscrezione è riportata dal Giornale dell'Umbria, che cita un testimone senza rivelarne l'identità. Secondo quanto riporta il quotidiano, dopo aver avuto un lieve incidente nei pressi dello svincolo di Ponte Felcino, Elisa non sarebbe andata via a bordo della Fiat Punto senza dire nulla, come trapelato finora.
Avrebbe, anzi "farfugliato qualcosa sulla necessità di andare a Ponte Pattoli e incontrare 'Matteo'". Quindi si sarebbe spostata al posto di guida e avrebbe messo in moto. Il racconto del testimone non si ferma qui. Ma poi la giovane sbagliando strada, è finita in un sentiero per cercare un'abitazione, ma ha citofonato ad un'altra famiglia: "Scusi, ho sbagliato casa".
Vanessa, vista la fretta con cui Elisa era andata via, avrebbe chiesto di essere accompagnata a cercare l'amica alla discoteca Red Zone. Qui, Elisa non ci sarebbe stata ma un buttafuori avrebbe detto a Vanessa e ai ragazzi che l'accompagnavano di aver visto passare la ragazza con la Punto grigia, la quale avrebbe urtato un paletto della recinzione, prima di allontanarsi. Vanessa, a quel punto secondo il quotidiano, avrebbe chiesto ai ragazzi di accompagnarla a cercare Elisa prima a San Marco, poi a Ponte Felcino (due quartieri di Perugia abbastanza distanti l'uno dall'altro). Quindi, non trovandola, si sarebbe fatta portare a Resina, sempre una frazione di Perugia, dove i suoi genitori sarebbero andati a prenderla.
IL FIDANZATO - Non c'entra nulla con la sua morte, invecee, il suo fidanzato. Ha chiarito la sua posizione di fronte ai carabinieri. Semplicemente la carta bancomat che stava usando a Firenze (dove viveva) era cointestata a lui e alla ragazza. Non riuscendo a prelevare denaro si sarebbe rivolto agli impiegati dell'istituto di credito chiedendo spiegazioni. La carta però era stata precedentemente bloccata e per questo la stessa banca ha avvertito le forze dell'ordine. Intanto oggi è prevista l'autopsia sul corpo di Elisa per accertare le cause del decesso.

Egitto, notte di guerriglia: numerosi morti


E' ancora altissima la tensione a piazza Tahrir, nel centro del Cairo, epicentro delle proteste contro il regime del presidente Hosni Mubarak: la piazza nella notte si e' trasformata di nuovo in un vero e proprio campo di battaglia. Secondo fonti locali, sostenitori del Rais hanno aperto il fuoco sui manifestanti. Al-Jazira sostiene che le vittime degli spari dei sostenitori di Mubarak sono cinque (il che porterebbe il bilancio dei mori nelle ultime ventiquattro ore a 8). Il bilancio comunque non e' unanime. La Reuters, che rilancia informazioni di al-Arabiya, sostiene che sono morte 4 persone e 13 rimaste ferite. Intanto Washington ha chiesto ai suoi cittadini che abbandonino "immediatamente" l'Egitto. Le violenze, ha riferito un medico ad al-Arabiya, sono ricominciate intorno alle 4 di mattina. "E' stato davvero un campo di battaglia", ha detto un testimone, tale Mona, ad al-Jazira. Dopo un'ora circa di fuoco intenso, le emittenti televisive hanno mostrato le immagini di due corpi portati via dalla zona, mentre i sostenitori di Mubarak e i manifestanti continuavano a scagliarsi pietre a vicende. Poco prima dell'alba, la tv ha mostrato anche i veicoli dell'esercito che si schieravano in mezzo ai manifestanti; ma gli scontri sono continuati. Secondo la Reuters l'esercito ha cominciato ad arrestare i responsabili delle violenze.