venerdì 29 giugno 2012

Super Mario spedisce l'Italia in finale

"Il momento piu' bello e' stato a fine gara quando sono andato da mia mamma, le ho detto 'questi gol sono per te'". Cosi' il protagonista della serata a Varsavia, Mario Balotelli, ha commentato la sua doppietta ai microfoni della Rai. "Ho aspettato tanto questo momento, mia mamma ha una certa eta' ed e' venuta fino a qui, era giusto darle questa gioia. Adesso in finale viene anche mio papa', spero di farne quattro di gol e non due". Balotelli ha anche fatto i complimenti a Cassano e Montolivo per gli assist che gli hanno servito: "L'assist di Cassano e' stato fantastico, solo lui penso possa fare qualcosa del genere, ma anche da Montolivo mi e' arrivata un grande palla" ha detto Mario che ha esultato dopo i gol ("L'avevo detto") ed ha raccontato cosa e' successo al momento della sostituzione. "Avevo i crampi, ero un po' stanco, ho detto al mister che potevo stare ancora 5', ma non c'e' problema, vabbene cosi'". Prima della gara ha ricevuto la carica dei suoi parenti e amici: "Si' sono andato a salutare mia mamma, l'altro mio fratello, tutti i miei amici, c'era tutta la mia famiglia". Nessuna possibilita', almeno per il momento, di tornare in Italia: "Adesso no, resto in Inghilterra" ha risposto Balotelli che e' tornato sui gol con la Germania. "Sono due gol importanti, sono serviti per vincere la partita, me li ricordero' alla stessa maniera".

Parroco si dimette per sposarsi

Don Giuseppe Serrone dell'associazione dei sacerdoti lavoratori sposati ha lanciato un appello a riaccogliere nel ministero i preti sposati al Vescovo di Nicosia (Enna) Mons. Salvatore Muratore. L'appello è stato inviato come lettera aperta inviata ai media dopo la notizia delle dimissioni del parroco di Agira padre Alessandro Screpis: “Ringrazio Dio per avermi dato la grazia di fare il sacerdote in questi anni ma adesso ho scelto di convogliare il mio amore in una chiesetta chiamata famiglia”. Con queste parole il parroco ha detto addio alla parrocchia Abbazia di San Filippo dopo aver presentato lo scorso 21 giugno le dimissioni manifestando la volontà di sposarsi e formare una famiglia. "I sacerdoti sposati - ha continuato don Giuseppe Serrone, sacerdote sposato e parroco in provincia di Viterbo per 10 anni - sono una richezza da valorizzare per le diocesi e le parrocchie". Da anni l'associazione dei sacerdoti lavoratori sposati, con don Serrone, è impegnata per la promozione all'interno della chiesa e della società dei preti sposati e delle loro famiglie.

Maneggia la pistola e gli parte un colpo: uccide il figlio di tre anni

Un tragico incidente: questa la pista seguita dai carabinieri che indagano sulla morte del bambino di appena 3 anni, raggiunto da un colpo di pistola esploso accidentalmente dalla pistola che il padre, trentasettenne, stava maneggiando. Il piccolo e' stato immediatamente trasportato all'ospedale di Giugliano, ma inutilmente. Secondo una prima ricostruzione, la tragedia e' avvenuta stamane, intorno alle 9, nell'abitazione, a Giugliano, dove c'erano il genitore e il bimbo, mentre la madre era fuori. Sempre stando a quanto accertato dai militari, l'arma sarebbe stata detenuta legalmente. Gli investigatori, oltre ad avere interrogato l'uomo, stanno ascoltando parenti e vicini.

Terza vittima per il caldo

Si è sentita male a bordo della piscina e per lei non c'è stato nulla da fare. Vittima del caldo Ida Correale, 23enne di Sarno, che stava prendendo il sole con gli amici a Torre Annunziata. Era studentessa di archeologia all’università di Salerno, aspirante modella e nuotatrice. Inutile l’intervento dei medici del 118 e la corsa disperata verso l’ospedale di Boscotrecase: la ragazza era già morta. La Procura ha avviato l’inchiesta e ha delegato le indagini ai carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata. Altre due persone, un uomo e una donna entrambi sui 70 anni, sono decedute ieri a Tirrenia, sul litorale pisano in seguito un colpo di calore. La denuncia del Codacons: "Pisa e' uno degli oltre 8000 comuni italiani nei quali non e' attivo il sistema (Heat Health Watch Warning System) ossia il sistema di previsione allarme meteo, in funzione in appena 27 citta', e nei quali non e' prevista la cosiddetta "Anagrafe della suscettibilita'" per censire le persone piu' sensibili all'aumento delle temperature, attiva in appena 25 localita'. Non che questo avrebbe evitato le morti di oggi - afferma il Codacons - dato che anche in quelle 25 presunte isole "felici" i pronto soccorso sono regolarmente intasati di accessi ad ogni ondata di calore, ma certo questa circostanza dimostra quanto poco si stia facendo in questo momento in Italia per prevenire l'aumento della mortalita' tra gli anziani. L'attivazione di un numero gratuito nazionale, 1500, non serve certo ad informare la popolazione sui rischi legati alle ondate di calore. Inoltre il problema resta quello di un serio coinvolgimento dei medici di famiglia nell'azione di prevenzione, l'unico esercito diffuso capillarmente in ogni comune, decisamente sottoutilizzato, conclude l'associazione".

martedì 26 giugno 2012

Napoli, risse e omicidi di mafia. Le due vittime sono giovanissime

Due omicidi nella notte a Napoli. Un ragazzo di 18 anni, Marco Riccio, per gli inquirenti legato legato al gruppo camorristico Magnetti, egemone a via Dante, nel quartiere di Secondigliano, è stato ucciso nella notte in un agguato accaduto intorno alle 23,30 in via Cupa Cardone, nel quartiere di Miano. Un altro giovanissimo, Giuseppe Sannino, 21 anni, residente a Cercola, cittadina alla periferia di Napoli, e già noto alle forze dell'ordine, anche in questo caso per ferite d'arma da fuoco. Il suo corpo era stato abbandonato davanti alla clinica Villa Betania. Poco dopo, nella stessa struttura, è stato soccorso Mario Noto, 23 anni, anche lui già noto alle forze dell'ordine e residente a Cercola, nella stessa strada di Sannino Noto è stato colpito con un coltello alla natica in maniera non grave. È probabile che i due episodi siano collegati; secondo una prima ipotesi il delitto potrebbe essere originato da un litigio.

Si affaccia e cade dal settimo piano, vestito la salva

Un'anziana signora ucraina, di 74 anni, è stata salvata dai vigili del fuoco di Mariupol, dopo aver rischiato un volo dal settimo piano. La donna si era affacciata per gridare contro alcuni musicisti che la stavano disturbando, ma si è sporta troppa ed è caduta. Per fortuna il vestito si è incagliato al terrazzino, evitando alla 74enne una fine certa. Dopo alcuni minuti di panico sono intervenuti i pompieri e l'anziana è stata tratta in salvo.

Disoccupato ruba pannolini e omogeneizzati per i figli. La polizia paga il conto

Senza lavoro e con due figli e una moglie a carico ha preso beni di prima necessita' in un supermercato senese senza pagarli ma e' stato individuato dal personale. Ci ha pensato la polizia a saldare il conto. Protagonista un cittadino egiziano di 27 anni che il titolare del negozio non ha comunque denunciato alla polizia che era stata chiamata, chiedendo pero' di chiarire la situazione. Dopo essersi resi conto delle difficolta' dell'uomo che aveva preso pasta, latte, alcuni pacchi di pannolini e degli omogeneizzati, gli agenti hanno deciso di dare del denaro allo straniero per coprire almeno lo stretto necessario della spesa. I poliziotti hanno quindi attivato i servizi sociali del Comune dove la famiglia di egiziani risiede. Servizi sociali che hanno riferito di conoscere le persone in questione, impegnandosi ad aiutarli gia' da oggi.

Tragica gita parrocchiale in montagna. Troppo caldo, muore un undicenne

Troppi chilometri sotto il sole, con poca acqua. Bambini stremati e disidratati. Così quella che doveva essere una bella gita estiva con la parrocchia sul Monte Calvana, sopra Prato, si è trasformata in un incubo. Un bambino di 11 anni è morto dopo essere stato ricoverato in gravissime condizioni al pronto soccorso del Dea del policlicnico di Careggi. Era arrivato in arresto cardiaco. La comitiva di ragazzi, circa una settantina di eta' compresa fra gli otto e i 16 anni, accompagnati da alcuni adulti, aveva deciso questa mattina di effetture un'erscursione sul monte Calvana, una montagna del pratese che comprende rilievi tra i 700 e gli 800 metri di altezza. Molto probabilmente a causa della passeggiata sotto il sole cocente, alcuni ragazzi hanno accusato dei malori. Uno in particolare, il bimbo di 11 anni, si e' sentito male e lo avrebbero visto accasciarsi al suolo. Immediata la richiesta dei soccorsi. I sanitari, che hanno raggiunto in elicottero l'impervia montagna hanno subito trasferito il bimbo al pronto soccorso del Dea del policlicnico di Careggi, dove e' arrivato in arresto cardiaco, e poi successivamente deceduto. Altri ragazzi, trasferiti a gruppi da un eliccottero dei vigili del fuoco e da mezzi terrestri, sono stati visitati da uno staff medico e rifocillati nella caserma provinciale dei vigili del fuoco di Prato. Le loro condizioni, secondo quanto si apprende, non appaiono gravi, ma sarebbero solo molto stanchi. La comitiva parrocchiale, che da anni organizza gite analoghe, era partita da Paperino di Prato, una frazione della cittadina toscana. LA PROCURA APRE UN'INCHIESTA - La Procura di Prato ha aperto un fascicolo per il momento a carico di ignoti, sulla vicenda del bambino di 11 anni morto oggi pomeriggio dopo che si era sentito male, intorno all'ora di pranzo, durante un escursione su monte Calvana. Domani, secondo quanto si apprende, dovrebbe anche essere presa una decisione circa l'autopsia. Solo successivamente verranno iscritte eventuali persone sul registro degli indagati, come atto dovuto. "NON ESCLUSO PROBLEMA CONGENITO" - Indagini a 360 gradi, ma fra le ipotesi prese in considerazione dagli investigatori c'è anche quella di "un problema congenito" che avrebbe provocato il malore del bambino. Lo spiegano dalla procura di Prato. Al momento non ci sono indagati.

giovedì 14 giugno 2012

Prandelli conferma l'Italia anti-Spagna contro la Croazia.

Abbiamo fatto delle riflessioni, aspetto fino all'ultimo perche' voglio sentire il clima giusto e non do nessun tipo di vantaggio a nessuno, ma si' sto pensando a qualche cambio di formazione". A parlare, alla vigilia di Italia-Croazia, e' il ct Cesare Prandelli. "Non ho tanti pensieri sui cambi, ne ho solo uno - ha proseguito il ct azzurro parlando della formazione che schierera' nel match contro la Croazia, in programma a Poznan - Il dubbio riguarda Balotelli? Passiamo a un'altra domanda", ha tagliato corto il ct. A proposito del modulo il ct ha detto: "Abbiamo provato due soluzioni, ma l'importante e' che questa squadra abbia trovato convinzione, c'e' voglia di fare e secondo me abbiamo preparato bene questa partita". L'idea, pero', e' che Prandelli confermi lo stesso undici dell'esordio. Tornando alla gara, la Croazia "e' una squadra ostica, che vuole trovare la profondita', che da' ampiezza alla manovra e che durante la partita puo' cambiare modulo tattico con disinvoltura e questo la dice lungo sulla loro qualita'. Sono giocatori che si conoscono bene, la Croazia ha intensita' di gioco, sono difficili da superare dal punto di vista fisico e sono anche organizzati". No comment sull'uscita di Cassano sui gay, sul suo rendimento in campo il ct precisa che "nel tempo che ha giocato con la Spagna ha dato il 100% e a me basta questo. Contro la Spagna ha dato profondita', ha dato una palla gol, ha tirato in porta, quello che ho chiesto ha fatto e se continua cosi' e' buono anche al 70%". In conferenza stampa anche Andrea Pirlo. "Le sensazioni sono molto positive, soprattuto dopo la prima partita - le sue parole - C'e' tanta convinzione, la squadra e' consapevole della propria forza. Con queste componenti potremo andare avanti". Dal centrocampista della Juve anche una battuta su Balotelli: "non capisco perche' dovrebbe essere un peso, e' un giocatore importante come gli altri e cerchera' di fare il bene della squadra come gli altri". PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Buffon; Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, Thiago Motta, Giaccherini; Balotelli, Di Natale A disposizione Sirigu, De Sanctis, Ogbonna, Balzaretti, Abate, Montolivo, Diamanti, Nocerino, Di Natale, Borini, Giovinco

Trento, scoperta baby ladra

Tredici anni. A quell'età solitamente non si pensa a rubare. Figuriamoci se si compiono dei furti. E invece a Trento è stata scoperta una ragazzina che di furti ne aveva già fatti 27. Lei, 13 anni, insieme all'amichetta di tre anni più piccola. Le due piccole sono state trovate da una donna, che stava rincasando nel suo appartamento di via Vicenza. Sulle scale, a pochi passi dall'ingresso, ha visto la bambina di dieci anni che, sentendosi scoperta, è scappata al piano di sopra. Entrando in camera da letto, ecco la sopresa: una ragazzina di 13 anni che rovista nei cassetti. Le due, come riporta il Corriere del Trentino, erano riuscite ad aprire la porta dell'appartamento usando un paio di forbici e una paletta da giardinaggio. Quando i carabinieri di Trento le hanno portate in caserma per identificarle hanno scoperto che per le "baby ladre" l'effrazione non era nuova. Per la più grande i precedenti specifici per furto sono già 26 che diventano 27 con quest'ultimo. Le due, di origini croate, non si sono fatte intimidire dai carabinieri e, parlando in perfetto italiano, hanno spiegato con fermezza di nona avere documenti. Dei rispettivi genitori nessuna parola, forse per difenderli. Le piccole non sono imputabili, ma i militari pensano che dietro di loro ci sia un modus operandi a conduzione familiare. La scelta di non dare i nomi dei genitori ha però delle conseguenze. In questi casi, trattandosi di minori non accompagnati, i militari devono predisporre l'affidamento in una struttura protetta.

Stop caro-carburante/ Sconto di 20 cent sulla benzina. Promozione Eni nei weekend estivi

"Diamo un passaggio agli italiani" è il titolo dell'iniziativa che l'Eni, colosso petrolifero guidato dall'amministratore delegato Paolo Scaroni, comunicherà oggi in una conferenza stampa a Roma. Un passaggio sull'accidentata strada della crisi che sarà sicuramente gradito da milioni di automobilisti sul cui bilancio familiare, già messo a dura prova da Imu e rincari vari, la voce caro-carburante incide non poco. E se poi questo significa anche un incentivo a fare le valigie nel fine settimana per godersi un po' di meritata vacanza e staccare dal solito tran-tran, mai iniziativa diversa riscuoterà più successo. L'Eni sta per lanciare una campagna estiva con uno sconto fino a 20 centesimi per litro sulla benzina e sul gasolio nei fine settimana. L'offerta, sugli impianti Iperself h24, dovrebbe essere valida dal prossimo weekend e durerà fino al primo fine settimana di settembre, entrando in vigore dalle 13 del sabato per restare valida fino alla mezzanotte della domenica. Oltre a una decina di euro a pieno, i benefici per gli automobilisti, poi, dovrebbero arrivare anche da un effetto trascinamento provocato dal market leader nei confronti dei concorrenti. Effetto che avrebbe come risultante un abbassamento generale del livello dei prezzi del settore, contenendo quel caro-carburante che, dopo il sisma in Emilia, ha costretto il Governo Monti a gonfiare le accise (2,42 centesimi al litro per benzina e gasolio) per far fronte all'emergenza. Gli analisti di Intermonte hanno fatto i conti in tasca al Cane a sei zampe, stimando che "l'impatto negativo per il colosso oil potrebbe essere nell'ordine dei 180 milioni di euro". Ammanco che, però, potrebbe esser compensato da una corsa al pieno da parte dagli automobilisti e da un rosicchiamento di quote di mercato della concorrenza.

Emilia: la terra trema ancora

Una scossa di magnitudo 3.6 e' stata registrata in Emilia alle 8.20 dall'Istituto di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La scossa, a 6.1 km di profondita', ha avuto epicentro nel Modenese in prossimita' di Concordia. Poco prima ce ne e' stata un'altra di 2.8 a San Possidonio, a profondita' 9.7 e alle 8,20 un'altra di 2.5 di magnitudo a profondita' 9.7 con epicentro a Mirandola (Mo). Dalla mezzanotte di oggi sono state 16 le scosse che hanno interessato l'Emilia-Romagna: quasi tutte di magnitudo vicino all'1, la più forte è stata registrata dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle ore 8:48 con magnitudo 3.6, profondità 6 km ed epicentro vicino Concordia in provincia di Modena.

mercoledì 13 giugno 2012

Rosita: la mucca che produce latte umano

Rosita ce l'ha fatta: la prima mucca geneticamente modificata con l'obiettivo di produrre latte umano, ha raggiunto l'obiettivo per il quale è stata creata. Lo hanno reso noto in un comunicato i ricercatori dell'Università Nazionale di San Martin (Unsam) e dell'Istituto Nazionale di Tecnologia Agrozootecnica (Inta). La capacità di produrre latte simile a quello materno dipende, hanno spiegato gli scienziati argentini responsabili del progetto, da "due geni umani che producono la lattoferrina e la lisozima in un solo sito del genoma bovino, affinchè si esprimessero solo nella glandola mammaria". Come sottolineato dal Buenos Aires, Rosita è il primo bovino "doppiamente transgenico" del mondo. Perché l'animale è frutto di una clonazione. E perché il suo corredo genetico è stato modificato. L'obiettivo, ha spiegato il ricercatore German Kaiser, del gruppo di biotecnologia della riproduzione dell'Inta, non è "sostituire il legame madre-figlio durante l'allattamento". IL traguardo da raggiungere è un altro, molto più nobile. Il latte di Rosita potrà essere "destinato ai neonati che, per i più diversi motivi, non hanno accesso a quello delle madri".

Con la crisi boom di violenza sui minori

Conseguenze sociali drammatiche della recessione. In tutti i paesi in cui c’è o c’è stata una crisi economica, si registra anche un aumento delle violenze sull’infanzia, specie in ambito familiare. In Italia secondo Telefono Azzurro si è verificato un incremento del 20%, che coinvolge soprattutto le famiglie, italiane o straniere, che già vivono una situazione di fragilità. Lo ha detto il presidente dell’associazione, Ernesto Caffo, a Firenze per un convegno in occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile. "La crisi economica ha due effetti, da un lato diminuisce i servizi, siano essi educativi o sociali, aumentando il disagio, e dall’altro aumenta le tensioni familiari e l’assenza di lavoro porta a un aumento della violenza nelle famiglie che si scarica naturalmente sui più deboli".

Un camorrista racconta: "Soldi ai boss per girare Gomorra"

Già qualche mese fa si era sparsa la voce che la procura di Napoli stesse indagando sul film Gomorra. Ora però è una certezza. I magistrati hanno aperto un fascicolo per un presunto giro di mazzette in favore dei boss casalesi. Tutto è partito dalle dichiarazioni di un pentito, Oscar Spagnuolo, secondo il quale il regista Matteo Garrone avrebbe allungato ventimila euro al capoclan Alessandro Cirillo. L'ipotesi, dunque, è che sia stata pagata una specie di "tassa di protezione", che avrebbe garantito tranquillità durante le riprese del film. Garrone è stato ascoltato già due volte dai pm e ha confermato di aver incontrato Cirillo, smentendo però categoricamente di avergli consegnato del denaro. Altri elementi sono arrivati dall'audizione di Bernardino Terracciano, attore del film oggi in galera. Terracciano ha svelato che anche il superkiller Giuseppe Setola voleva incontrare Garrone, anche se non se ne fece niente. Nuove rivelazioni arrivano invece da un membro del cast, rintracciato da il Giornale. L'uomo, ex malavitoso, spiega la sua versione: "Tutti quelli che ho incontrato durante la lavorazione del film erano parenti o amici di camorristi. Abbiamo ricevuto un gettone, ma i veri soldi giravano quando bisognava fittare un'auto, una moto o un appartamento per esigenze di copione".

Volete sposarvi? Allora pagate la tassa Comunale

LATINA - Casse comunali vuote? Ecco la soluzione: la tassa sul matrimonio. Perché per sposarsi, si sa, non si bada a spese. E allora succede che a Latina qualcuno abbia pensato di lucrare perfino su questo settore. E' scritto nero su bianco in una proposta di regolamento che non lascia spazio a dubbi o a interpretazioni: si chiama “tariffario per la celebrazione dei matrimoni civili fuori dell'orario di servizio e nell'orario di servizio quando vengono celebrati in altre sedi”. Così, a seconda del luogo scelto o del giorno della settimana, si può arrivare a sborsare perfino 550 euro. L'ultima trovata per far cassa arriva dalla maggioranza guidata dal sindaco Giovanni Di Giorgi, che a fronte di un costante aumento della domanda ha pensato bene di aprire un ventaglio di possibilità alle coppie in procinto di pronunciare il fatidico sì. Ma rigorosamente a pagamento. Ed ecco allora che, mettendo mano al portafogli, si aprono per i novelli sposi le porte dell'aula consiliare, del museo Cambellotti di Piazza San Marco, della Pinacoteca comunale, dei giardini del palazzo comunale, del Procoio di Borgo Sabotino e perfino dei teatri. Luoghi finora inaccessibili alle coppie in abito nuziale, perché sarebbe stato impensabile aprire i locali nel week end, pagare ore di straordinario al personale, sostenere le spese per la pulizia e il ripristino dei luoghi. Peccato che, conti alla mano del consigliere d'opposizione Giorgio De Marchis, basterebbe un rimborso spese forfettario di appena 100 euro per coprire i costi. Il resto invece finisce evidentemente per finanziare il magro bilancio dell'amministrazione. La polemica del resto, nel capoluogo pontino, parte da lontano. Dopo il divieto categorico del Comune di celebrare i matrimoni di sabato e domenica, da due anni a questa parte le celebrazioni erano state tutte dirottate nella saletta di una piccola sede decentrata, in una zona defilata e anche un po' squallida rispetto alla centralissima piazza del Popolo. Con l'esclusione categorica del week end. Se l'obiettivo era quello di scoraggiare le richieste di matrimoni civili, l'amministrazione lo ha centrato in pieno. Le celebrazioni sono scese infatti dalle 150 alle 80 in un anno. A costo zero per gli uffici del Comune, ma con un discreto seguito di polemiche da parte degli sposi. Ma ora evidentemente qualcuno ha fiutato l'affare. Così all'attenzione dell'aula consiliare è comparsa una bozza di regolamento tutto nuovo che estende la possibilità di sposarsi anche in orari al di fuori degli orari di servizio del personale, nel fine settimana e in luoghi più suggestivi del territorio. Tecnicamente è una vera e propria tassa sul matrimonio, che sale insieme alle pretese e alle ambizioni degli sposi. La scelta più economica ricade nella sede decentrata di via Ezio, che nei giorni feriali costa 250 euro, il sabato e la domenica arriva a 350. A seconda della fascia oraria scelta e della location indicata dal Comune il costo varia poi dai 350 per i residenti nel capoluogo ai 550 per i forestieri, passando per le tariffe intermedie di 450 e 500 euro che dovranno sborsare le coppie che scelgono di impegnare il personale fuori dell'orario di servizio. La bozza, rispedita al mittente dall'opposizione, tornerà in aula consiliare la prossima settimana per l'approvazione. E il Pd è già pronto a dare battaglia, perché a conti fatti sarebbero sufficienti 100 euro di rimborso a copertura delle spese.

Lui voleva vedere il calcio in tv. La moglie lo pugnala al cuore

Accoltellato per una partita di calcio. Succede a un uomo di Preganziol, provincia di Treviso. La sua storia, riportata dal Gazzettino, ha dell'incredibile. Una lite furibonda, l'ennesima tra i due coniugi, e per un motivo del tutto "particolare", ha portato la moglie all'esasperazione. Il motivo della lite? Il marito aveva deciso di cambiare canale in televisione per guardare una partita degli europei di calcio. Ma la moglie proprio non era d'accordo. La donna ha perso la testa e al culmine del diverbio ha afferrato un coltellacco da cucina con una lama di trenta centimetri. Poi ha colpito il marito al petto. E non sarebbe stata la prima volta che i due, lei una casalinga di 46 anni e lui 52 anni, si rendevano protagonisti di una lite furibonda. Alle grida dei due i vicini si sono spaventati e hanno chiesto aiuto chiamando i carabinieri. Sono stati i militari dell'Arma a trovare, al loro arrivo, l'uomo ferito ma ancora abbastanza in forze da bloccare sul posto la moglie. L'uomo se l'è vista brutta, ma poi, portato in ospedale, è stato salvato. Nonostante la profonda ferita, l'uomo non è in pericolo di vita e i medici lo hanno dichiarato guaribile in sette giorni. La donna è stata denunciata per lesioni dai carabinieri di Treviso.

martedì 12 giugno 2012

Risolto omicidio dopo 17 anni

Era rimasto per 17 anni senza un colpevole l'omicidio di un pregiudicato a Santa Caterina Villermosa, in provincia di Caltanissetta. Adesso per quel delitto gli uomini delle Squadre mobili di Enna e Caltanissetta hanno arrestato, su ordine del gip di Caltanissetta che ha agito su richiesta della Dda nissena, Calogero Lo Monaco, 56enne pregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio ed in materia di sostanze stupefacenti. I magistrati sono convinti che Lo Monaco sia il mandante dell'omicidio di Giuseppe Di Martino, ucciso nel dicembre del 1995. A compiere materialmente il delitto fu un pluripregiudicato di Villarosa, ucciso a sua volta successivamente nel corso di una lite familiare, che agì per vendetta. Lo Monaco infatti avrebbe convinto il killer indicandogli in Di Martino il responsabile della morte del padre. Prima dell'omicidio, tra il presunto mandante e la vittima c'erano state delle liti per ragioni ereditarie, e ciò aveva spinto gli investigatori ad indagare su Lo Monaco, arrivando però ad un nulla di fatto. L'anno scorso il caso è stato riaperto in seguito alle dichiarazioni di un altro uomo che partecipò all'omicidio e che ha fornito spunti utili all'indagine che hanno portato a questo arresto. Per il delitto è indagato anche un extracomunitario, oggi detenuto per un altro reato.

Avellino, rapina e Far West in mezzo alla folla

Avevano svaligiato un centro commerciale a Mercogliano, in provincia di Avellino, e per fuggire indisturbati non avevano esitato a sparare in aria in mezzo alla folla. Tre persone sono state raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Avellino. Uno degli indagati e' un 16enne, gia' detenuto per un'altra violenta rapina compiuta pochi giorni dopo quella nel centro commerciale, in un albergo di Mercogliano con il ferimento del portiere. Gli altri due complici sono stati arrestati all'alba dai carabinieri del comando provinciale di Avellino, che per mesi hanno lavorato sulle immagini registrare dalle telecamere di sicurezza per identificare due 30enni di Mercogliano. I rapinatori che fecero irruzione a dicembre scorso nel centro "Happy Casa", portando via un cospicuo bottino, erano armati di pistola e aveva il volto travisato dal passamontagna. Scatenarono il panico tra la folla impegnata negli acquisti natalizi e fecero perdere le loro tracce. A distanza di pochi giorni fu arrestato il 16enne napoletano, che era ai domiciliari in una casa famiglia e di sera riusciva ad allontanarsi per compiere rapine. Individuare gli altri complici non e' stato semplice per i carabinieri che hanno adoperato sofisticate tecnologie per confrontare le immagini acquisite con i sospettati individuati attraverso tecniche tradizionali e restringere quindi il cerchio ai due arrestati oggi.

Euro choc, avvertimento del Fmi: la moneta unica ha tre mesi di vita

Mentre gli occhi degli operatori sono puntati sugli indici azionari per capire come si metterà la seduta di oggi, il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) Christine Lagarde invita l'Unione Europea a far presto nell'intervenire sulla crisi. Se saranno necessarie ulteriori misure per salvare l’euro, devono essere varate subito, "in meno di tre mesi". E l'uscita o meno dalla Grecia dall'euro è a questo punto una "questione di determinazione politica", ha detto l'avvocato d'affari francese, ex ministro dell'Economia transalpino in un'intervista a Christiane Amanpour della Cnn. Alla domanda se condividesse la previsione del finanziere George Soros, secondo il quale l'Europa ha solo tre mesi per salvare l'euro, Lagarde ha preso tempo per rispondere e poi ha affermato che se dovessero servire altri interventi dovrebbero essere "presi più rapidamente... in meno di tre mesi, direi". Dopo un'altra breve pausa il numero uno dell'Fmi ha chiarito: "Non sto fissando un termine ultimo entro il quale tutta la situazione debba sbrogliarsi". E poi ha spiegato: "I mercati ritengono che stia avvenendo troppo lentamente e questo è ovviamente il messaggio che mandano". I conti pubblici vanno risanati "gradualmente e in modo fermo", ma questo non deve rappresentare "la stretta delle cinghia di cui tutti stanno parlando", ha commentato invece Lagarde a proposito del dibattito in corso su crescita e austerity. Ma non si è sbilanciata su una possibile uscita della Grecia dall'euro: "Sarà una questione di determinazione politica". Nell'intervista il direttore dell'Fmi ha anche definito la cancelliera tedesca Angela Merkel una "leader forte e una donna coraggiosa" in un mondo dominato da uomini. Le parole della Lagarde hanno immediatamente sortito il loro effetto sugli operatori finanziari che in un contesto molto incerto come l'attuale hanno preferito mantenere un atteggiamento prudente. Le Borse europee hanno aperto in lieve rialzo con gli investitori che guardano con apprensione all'imminente voto in Grecia. Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,12% a 6.148,19 punti, l'Ftse 100 di Londra sale dello 0,18% a 5.441,99 punti, il Cac40 di Parigi cresce dello 0,21% a 3.049,14 punti, l'Ibex di Madrid si issa dello 0,35% a 6.539,5 punti. Negativa, invece, Piazza Affari, segno che sull'Italia c'è maggiore apprensione. "Le mosse da fare per arginare la crisi dell'eurodebito le conoscono tutti, ma nessuno muove un dito e assumersi la paternità politica della cessione all'Europa di un pezzo della sovranità nazionale", ha spiegato ad Affaritaliani.it Antonio Tognoli, executive vice president di Integrae Sim ed analista finanziario di lungo corso. "Quali sono? Garantire in sede europea i depositi delle banche, introdurre gli eurobond e cedere a Bruxelles un pezzo della sovranità nazionale. Step necessari per tagliare le gambe alla speculazione contro cui le riforme di medio-lungo periodo hanno poco effetto visto che agisce nel breve con il mordi e fuggi", ha concluso Tognoli.

Nuova forte scossa di terremoto in Emilia

Una nuova scossa di magnitudo 4.3 è stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia martedì notte alle 3:48 in Emilia Romagna tra Fabbrico e Novi di Modena e nei pressi di Carpi. È stata avvertita da Firenze fino a Venezia e a Treviso. È la più forte dal 4 giugno, sentita distintamente anche nelle tendopoli, dove la gente ha rivissuto attimi di panico. Immediato il tam tam su Twitter, ma al momento non si registrano danni a cose o persone. L'ipocentro è a 10,8 km di profondità. La terra è tornata a tremare dopo pochi minuti, alle 4,07, anche se in maniera più lieve: la magnitudo in questo caso è stata di 2.2. E poi di nuovo alle 4,36 (magnitudo 2.1). Nove le scosse dalla mezzanotte in Emilia Romagna, soprattutto nel Modenese, ma anche a Mantova e Reggio Emilia. CENTO TERREMOTI IN UN GIORNO - In un solo giorno gli esperi hanno registrato circa cento terremoti, dalle Alpi alla Calabria fino al Gargano. L'Italia continua a tremare. Da inizio maggio oltre mille episodi sismici. COLDIRETTI, GRANA ANTIPANICO PER TURISTI COSTE ROMAGNA - Sulle coste romagnole arriva il Parmigiano Reggiano delle aziende terremotate per scacciare con la solidarieta' le paure dei tanti turisti che ogni anno visitano la riviera. L'iniziativa della Coldiretti parte domani dalle 18 alle 23 in piazza San Massimiano a Punta Marina di Ravenna, praticamente l'epicentro del sisma di 4,5 gradi che ha lambito le coste senza provocare tuttavia alcun danno. Sui banchi di mercati di Campagna Amica della riviera oltre alle primizie a chilometri zero dei produttori locali saranno in vendita - sottolinea la Coldiretti - forme di Parmigiano Reggiano a stagionatura mista, da 12 a 24 mesi, sezionate e confezionate sotto vuoto in pezzi da un chilogrammo, per favorire le esigenze delle famiglie. Il calendario delle iniziative prosegue per tutto il mese di giugno e prevede la presenza dei produttori Campagna Amica dalle 18 alle 23 ogni lunedi' in piazza San Massimiano a Punta Marina, il martedi' in Corso Mazzini (lato piazza) a Cervia, il giovedi' in piazza Dora Markus a Marina di Ravenna mentre il venerdi' doppio appuntamento con il mercato presente a Lido di Classe (piazzale Caboto) e a Lido Adriano (viale Virgilio). Durante il week end sono stati oltre ventimila gli italiani che hanno fatto la spesa "salva aziende agricole" nei mercati di Campagna Amica organizzati dalla Coldiretti con l'acquisto di prodotti agricoli ed alimentari, dalle verdure ai fiori, dal grana al parmigiano, provenienti dai territori colpiti dal sisma e venduti dal centro Milano a Modena, ma anche in tutte le province della Lombardia e a Ferrara, Piacenza e Cesena. Si tratta di una iniziativa destinata ad estendersi in tutta Italia con l'elenco delle botteghe e dei mercati di Campagna Amica coinvolte pubblicato attraverso un apposito link sul sito www.coldiretti.it Trema ancora la Pianura Padana e la paura tra i 16mila sfollati non diminuisce: 55 gli eventi sismici registrati nell'area colpita dal terremoto in sole 24 ore. L'annuncio del Ministro dell'Istruzione Profumo: "Solo esami orali per gli studenti, niente scritti". Una sfollata muore a Cervia per legionellosi. La preghiera del Papa, commosso: "Anche Gesù sotto le macerie"

sabato 9 giugno 2012

Maya Nakanishi, posa nuda per raccogliere i soldi in vista delle Paralimpiadi

Tra tante storie di sacrfici che durano un quadriennio inseguendo una medaglia olimpica spicca certamente qualle di Maya Nakanishi. La 27enne sprinter giapponese (detiene il primato asiatico nei 200 metri e nel salto in lungo) sogna di essere presente a Londra 2012, nella manifestazione paralimpica. Ha i numeri, il talento e la voglia di sacrificarsi per questo. Ma le mancano i soldi. O meglio, perchè si realizzi il suo sogno deve trovare i fondi necessari non solo per pagarsi il viaggio, ma anche i costi degli allenamenti e una protesi nuova (ha perso la gamba in un'incidente quando finì, sei anni fa, sotto una trave d'acciaio). Può sembrare incredibile, ma non ha trovato uno sponsor e lo Stato non la finanzia. Ecco perchè è arrivata a una decisione sofferta, molto forte, anche di denuncia a voler ben guardare: ha posato nuda per un calendario nel tentativo di raccogliere la cifra che le serve. Una scelta che ha sollevato qualche polemica. A cui lei ha risposto con fermezza: "Non mi pento di aver posato nuda. Sono molto felice di essere stata in grado di mostrare come sono io". Firmato Maya, una ragazza che non si è mai pianta addosso e ha saputo sempre andare oltre l'ostacolo.

Effetto sisma, dall'Emilia la "sindrome terremoto".

Tavoli che tremano, vetri che vibrano, tuoni di un normale temporale che sembrano boati della terra. E il pensiero costante che da un momento all'altro possa arrivare un'altra forte scossa. Una paura che colpisce non solo le popolazioni terremotate dell'Emilia, ma anche tanti cittadini di altre regioni d'Italia che hanno sperimentato la paura del terremoto, anche se in modo meno diretto e sconvolgente. Da Genova a Milano, dal Veneto al Sud Italia, dove si teme un sisma imminente., "Effettivamente c'è un problema terremoto", spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it lo psichiatra Alessandro Meluzzi. Professore, c'è un rischio psicosi? Dopo il terremoto, lo 'psico-terremoto'? "Psicosi non è il termine corretto, perchè implica la paura di un evento che non ha relazione con la realtà, come può essere la fine del mondo prevista dai Maya per il 21 dicembre 2012, l'arrivo di ufo dal cielo piuttosto che un attacco di extraterrestri. Sono eventi che appartengono alla fantasia. Parlerei piuttosto di 'sindrome terremoto', aggravata anche da questo allarme prolungato, rispetto al quale dalla sismologia accademica non vengono elementi di certezza, anzi. Ci troviamo di fronte a una situazione anomala per caratteristiche, durata, località. E' una paira profondamente legata alla realtà e con elevate potenzialità di rischio concreto". Come si manifesta? "Nei cittadini terremotati si parla di vera e propria "sindrome post-traumatica da stress". Quando si vive un evento stressante legato ad un evento realte, nascono ansia, angoscia, insonnia, depresisone, malessere, impossibilità di svolgere funzioni sociali ordinarie. A tratti si sfiora la psicosi, in questi casi. E' come quando si sta a lungo su una barca: dopo aver vissuto per tanto tempo la sensazione di ondeggiamento, quando si torna a terra si continua a percepirla". Anche molte persone che non vivono in Emilia stanno vivendo la paura del terremoto. "Sì, anche in questo caso si può parlare di sindrome, legata a una delle fobie tra le più diffuse e fondate. Il terremoto dà una sensazione di tale sconvolgimento... Sentire la terra che vibra sotto i piedi è una sensazione cosmica, che contraddice radicalmente la nostra percezione comune, come vedere un drago che vola. Un'esperienza spaventosa e perturbante, perché dà la sensazione dell'Apocalisse". In che modo si può affrontare questa paura? "Servono calma e razionalità e bisogna cercare di calcolare il rischio. Impariamo a are come i cileni o i giapponesi, che riescono a fare "stress management" e convivono con la paura e il rischio. Si fa calcolando la probabilità di essere coinvolti in un evento catastrofico, consapevoli che il rischio è reale e l'evento potrebbe accadere davvero". Chi ne soffre di più? "Chi abita nei piani alti, innanzitutto, perchè si ha una percezione più forte del movimento della terra e allo stesso tempo la sensazione di potersi mettere in salvo è più bassa. Poi le persone che fanno una vita non attiva, perché chi è attivo viene 'distratto' da altre attività. I bambini e gli anziani sono naturalmente più vulnerabili e anche le persone più esposte a sindrome di ansia, che hanno una bassa autostima o un tono basso dell'umore. Chi ha un atteggiamento più avventurososo e irresponsabile verso la vita, è psicologicamente più resistente. Infine, un ultimo fattore di protezione fondamentale: la fede. Un atteggiamento provvidenziale, capace di vedere nel dolore e nella la paura la dimensione del Mistero e non solo quella dell'incomprensibile, aiuta. Come in tante altre situazioni che generano terrore, la malattia per esempio, pregare serve".

Tennis, alla Errani non riesce l'impresa. La Sharapova regina del Roland Garros

Sara Errani e' stata battuta in finale al Roland Garros, secondo Slam della stagione. L'azzurra, che ieri aveva vinto in coppia con Roberta Vinci il titolo di doppio, e' stata battuta dalla russa Maria Sharapova in due set con il punteggio di 6-3, 6-2 dopo un'ora e 29 minuti di gioco. E' la prima vittoria al Roland Garros per la 25enne russa nata a Njagan, che grazie a questo successo completa il ciclo di vittorie in tutti gli Slam, dopo aver vinto Wimbledon (2004), Us Open (2006) e Australian Open (2008), decima nella storia a riuscirci. Il suo cammino verso la vittoria e' stato facile (nei risultati) almeno fino al terzo turno, quando nell'ordine ha battuto la rumena Cadantu, la giapponese Morita e la cinese Peng, senza neppure cedere un set. Qualche difficolta' agli ottavi contro la ceca Zakopalova (battuta in tre set), prima di riprendere un cammino spedito e non cedere neppure un set ai quarti ed in semifinale contro l'estone Kanepi e la ceca Kvitova. Ed anche oggi ha vinto senza lasciare molto spazio all'avversaria. Finisce qui, invece, la bellissima favola della tennista di Bologna che per arrivare in finale ha battuto, nell'ordine, l'australiana Dellacqua, l'americana Oudin, la serba numero 13 Ivanovic, la russa numero 26 Kuznetsova, la tedesca numero 10 Kerber e l'australiana numero 6 Stosur prima di trovarsi la Sharapova, frequentata ai tempi di Bollettieri, in finale e perdere con grande onore. Nel mezzo c'e' stata anche l'avventura nel torneo di doppio, dove in coppia con Roberta Vinci hanno dominato e vinto la competizione, confermandosi tra le coppie piu' affidabile del circuito.

Brindisi, Vantaggiato in lacrime. Il libro di Coelho e la nota:agire!

E' durato circa tre ore l'interrogatorio per l'udienza di convalida del fermo di Giovanni Vantaggiato, il 68enne di Copertino reo confesso dell'attentato in cui e' morta la 16enne Melissa Bassi e sono rimaste ferite altre sei studentesse dinanzi all'Istituto professionale Morvillo-Falcone a Brindisi il 19 maggio scorso. All'interrogatorio, iniziato intorno alle 9 hanno presenziato il gip Ines Casciaro, i sostituti procuratore Guglielmo Cataldi e Milto De Nozza, e il legale dell'uomo, Franco Orlando. L'interrogatorio si e' svolto, per motivi di sicurezza, in un locale attiguo all'ufficio matricola del carcere di Lecce e non nella sala canonica dove si svolgono gli interrogatori dei detenuti. L'interrogatorio si e' protratto sino ad oltre le 12 e dopo le 12,30 sono usciti i sostituti procuratore, il legale ed il gip. L'avvocato Franco Orlando legale di Vantaggiato si e' limitato a poche battute non rispondendo alle domande in merito al moventee ad altri elementi dell'inchiesta, limitandosi a rimandare a dopo il provvedimento del gip. LEGALE VANTAGGIATO, INTERROGATORIO LUNGO E DRAMMATICO "E' stato un interrogatorio lungo e drammatico durante il quale in lacrime " il suo assitito ha ribadito la confessione ed ha "avuto un pensiero per la ragazza morta e le altre ferite e si e' detto vicino alla famiglia". Lo ha dichiarato, l'avvocato Franco Orlando, il legale di Giovanni Vantaggiato, il 68enne di Copertino. L'avvocato che e' stato particolarmente sintetico e non ha voluto entrare in dettaglio ha aggiunto, prima di andare via, di attendere ora la decisione del gip sulla convalida del fermo. SUL COMODINO IL LIBRO DI COLEHO E LA NOTA: "NON SI RIMANDANO LE DECISIONI" Durante la perquisizione nell’abitazione di Giovanni Vantaggiato gli inquirenti hanno trovato indizi importanti per le indagini. Sil comodino è stata trovata una copia del libro di Paulo Coelho, "Manuale del guerriero della luce", con un’appunto scritto da Vantaggiato. "Agire subito". "Un guerriero della luce - c'è scritto nel libro - non rimanda le sue decisioni. Egli riflette a lungo prima di agire. Considera il proprio addestramento, la propria responsabilità e il proprio dovere di maestro... Tuttavia, nel momento in cui prende una decisione, il guerriero agisce: non ha più alcun dubbio su ciò che ha scelto né cambia rotta... Una guerriero della luce, quando comincia va fino alla fine". Poi una nota a piè di pagina: "Agire subito!!!". Tre punti esclamativi. Gli inquirenti hanno anche sequestrato una giacca, una camicia, un paio di pantaloni e delle scarpe marroni con la suola bianca che sembrano combaciare perfettamente con l'abbigliamento dell'uomo che preme il telecomando nel video ripreso dalla telecamere in prossimità della scuola Morvillo Falcone. I magistrati chideranno conto a Vantaggiato anche della bici bomba che 4 anni fa quasi uccise Cosimo Parato, l'imprenditore agricolo condannato nell'aprile scorso dal Tribunale di Brindisi per una truffa da 342mila euro ai danni proprio del presunto killer della scuola Morvillo Falcone. Vantaggiato si trova nel carcere femminile di lecce, sorvegliato a vista. Al suo avvocato ha chiesto solo un cruciverba per ammazzare il tempo. La moglie Pina gli ha inviato un cambio di vestiti e un messaggio anche a nome delle due figlie: "Non ti lasceremo mai".

venerdì 8 giugno 2012

Errani: Finalista a Parigi

Sara Errani vola in finale al Roland Garros nel torneo di singolare (oltre al doppio con Roberta Vinci). La tennista bolognese ha sconfitto in 3 set (7-5, 1-6, 6-3) l'australiana Samantha Stosur (una che era alla terza semifinale parigina in quattro anni) in 2 ore e 1 minuto di gioco. Nervi saldissimi: dopo una prima frazione attenta è stata travolta dalla rimonta della sua avversaria, ma non ha mai perso la concentrazione. Al contrario, sul 5-0 ha lottato per tenere almeno un game. Poi, perso 6-1, ha ricominciato a macinare tennis nel migliore dei modi. Eccola dunque scappare avanti subito 3-0 e tentare l'allungo con il secondo break. Che non è arrivato, al contrario in quel momento c'è stato l'ultimo sussulto della Stosur (non aveva ancora perso un set in tutto il torneo), capace di straparle il servizio. Un'illusione per l'australiana che subito dopo è stata nuovamente breakkata e ha dovuto arrendersi per 63. Finale con le lacrime di Sarita. Il suo sogno è no limits. Per la terza volta di fila c'è un'italiana in finale a Parigi, dopo la vittoria della Schiavone nel 2010 (proprio contro la Stosur) e la sconfitta della stessa Leonessa nel 2011 (contro la cinese Na Li che quest'anno è uscita agli ottavi, esattamente come Francesca). Sarita è scesa in campo già sapendo che dalle prossime classifiche sarà la numero uno italiana. Aveva in tasca la 14° posizione nel ranking, ma questa vittoria la fa salire ulteriormente, adesso è già numero 10. Era partita a inizio anno poco sopra il 40° gradino del ranking e non riusciva a battere le top-10 (28 i ko). Ne ha messe due in riga a Parigi: prima la potente tedesca Kerber ai quarti, ora la Stosur. Senza dimenticare che nei turni iniziali aveva domato due nobili decadute del calibro di Ana Ivanovic e Petra Kvitova. La sua crescita tecnica, ma soprattutto mentale è stata strepitosa e ora raccoglie i frutti del lavoro svolto. Dicono che faccia giocare male le avversarie proprio in virtù della sua lucidità tattica, ma è giusto anche sottolineare la mano che ci mette in tante smorzate da vera campionessa, la corsa che non manca mai e la capacità di variare i suoi colpi. Con buona pace di quelle tenniste che pensano di poterla demolire sotto la potenza dei loro colpi.

Tre pescherecci di Mazara sequestrati. 21 uomini a bordo

Ci sono in totale 21 uomini, tra siciliani e tunisini, a bordo dei tre pescherecci di Mazara del Vallo (Trapani) che sono stati sequestrati ieri sera in Libia da un'unita' militare e dirottati nel porto di Bengasi. I natanti, il "Boccia", il "Maestrale" e l'"Antonino Serrato", stavano pescando a una trentina di miglia dalle coste libiche quando sono stati abbordati da una motovedetta e costretti a dirigersi a terra. La diplomazia italiana in Libia e' gia' al lavoro sulla vicenda. E' il secondo sequestro di motopesca siciliani in Libia dopo la caduta di Gheddafi. In novembre era stato catturato il mazarese "Twenty two", rilasciato alcuni giorni dopo. "Ho sentito gli armatori che sono tutti molto preoccupati", ha detto il presidente del Distretto produttivo della pesca di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo, che ha auspicato una rapida soluzione della vicenda. Tumbiolo ha contattato il viceministro libico Adnan Jibril, col quale e' in rapporto nell'ambito delle attivita' di cooperazione che il Distretto mazarese della pesca porta avanti con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Al di la' di un "atto di clemenza" che potrebbe consetire il rapido rilascio dei tre pescherecci sequestrati, secondo Tumbiolo serve comunque "fare chiarezza sulla questione delle acque territoriali" della Libia.

Precipita piccolo aereo in Florida, 6 morti

Un piccolo aereo e' precipitato in una zona rurale della Florida e sei persone sono morte, due adulti e quattro bambini. L'incidente, le cui cause non sono ancora state accertate, e' avvenuto a Junction City, nella riserva Tiger Creek Swamp, nella parte sud-ovest di Polk, sulla costa occidentale dello stato. Il velivolo ha preso fuoco dopo l'impatto con il suolo. Le vittime sarebbero un imprenditore, la moglie e i loro quattro figli

Dichiarata morta, ma si è risvegliata

Dichiarata ufficialmente morta ieri sera da un medico, una francese di 87 anni si e' 'risvegliata' poco piu' tardi nel servizio di Pompe funebri, dove gli addetti si sono accorti che l'anziana si stava muovendo. Verso le 20 di ieri a casa della signora e' arrivato un medico del pronto soccorso, chiamato dai familiari che si sono accorti che la loro parente stava molto male. Giunto sul posto, il medico ha constatato il decesso e consegnato ai familiari un certificato di avvenuta morte, con la sua firma. Il corpo e' stato poco dopo trasportato al servizio Pompe funebri, dove gli impiegati si sono accorti che la donna si muoveva ancora ed era decisamente in vita. Subito e' stato deciso di trasportarla in ospedale, dove e' stata ricoverata.

Muore operaio all'Ilva. Ma la fabbrica va avanti

Un caporeparto dell'Ilva di Novi Ligure (Alessandria) - Pasquale La Rocca, di 31 anni - è morto, schiacciato da un muletto, la scorsa notte mentre lavorava nello stabilimento siderurgico. Nonostante l'incidente, l'attività della fabbrica non è stata sospesa e per protesta i sindacati hanno proclamato uno sciopero immediato dei turni della notte. Le Rsu hanno proclamato lo sciopero anche per i turni di stamani e del pomeriggio. L'incidente è avvenuto durante una manovra di retromarcia per lo spostamenti di un carico. Per cause in corso di accertamento da parte dello Spresa e dei tecnici della Asl, il muletto si è ribaltato e l'operaio è rimasto schiacciato. A soccorrerlo sono stati gli stessi compagni di lavoro che, secondo i vigili del fuoco, hanno sollevato e spostato il muletto utilizzando un carro ponte dello stesso stabilimento. Sono intervenuti anche i sanitari del 118 che hanno tentato invano di rianimare l'operaio.
Giovanni Vantaggiato si arrende alle 22.20. A quell'ora, nella Questura di Lecce, dove si trovava da ore sotto torchio, ammette: "Intendo rispondere. È vero che sono stato io a collocare l'ordigno e a farlo esplodere nei pressi della scuola Morvillo Falcone di Brindisi la mattina del 19 maggio scorso...". Le poche parole che seguono, descrivono con freddezza e lucidità l'attentato. "Non ho una vera ragione", dice Vantaggiato. Ho acquistato il telecomando da un impiantista da me scelto sulle Pagine Gialle, un impiantista che si trova in un paese tra Copertino e Maglie, non ricordo esattamente il nome del paese". Un caso la scelta dell'obiettivo: "Non ho una ragione specifica per la quale ho scelto sia la città che il posto. La scelta del luogo è stata del tutto casuale. E l'ho fatto perché ce l'avevo con il mondo intero e, nello specifico, perché prima si lavorava e si guadagnava mentre adesso questo non succede più. Ho fatto esplodere la bomba in un punto di passaggio delle persone ma non avevo nulla contro di loro, in quanto non avevo un obiettivo ben preciso. La mia voleva essere solo una forma di protesta e quando ho premuto il telecomando ero convinto che non passasse nessuno". Il pentimento però non arriva: "Ho sbagliato a fare quello che ho fatto ma non avrei mai confessato. Se non foste venuti voi a prendermi, non sarei mai venuto da voi a costituirmi. La fifa era troppa". Il telecomando, che non è ancora stato ritrovato, sarebbe stato buttato sulla via del ritorno: "Avevo lasciato la macchina parcheggiata in via Oberdan e quando sono scappato ho buttato il telecomando lungo la strada per Lecce, poi sono tornato a casa e ho fatto finta di niente, ho pranzato regolarmente". Vantaggiato dice di "non aver notato che c'erano le telecamere" del chioschetto. La mano in tasca, che aveva fatto ipotizzare un handicap, è in relatà frutto di un piccolo trauma giovanile: "La verità è che da bambino, mentre giocavo, i miei compagni per scherzo mi infilarono un ferro in questa mano e da allora, quando non serve, la metto in tasca". "Come ho fabbricato la bomba". "Ho collocato l'ordigno nella notte tra il 18 e il 19 maggio. Ho trasportato il bidone, che avevo rubato a San Pietro in Lama, all'interno della Fiat Punto bianca intestata a mia moglie e così pure, sempre all'interno della Punto, le tre bombole che avevo rubato qualche tempo addietro, con tutto il materiale necessario per confezionare il meccanismo d'innesco. Una volta giunto a Brindisi mi sono fermato in via Palmiro Togliatti, ho scaricato il bidone ed ho caricato al suo interno le 3 bombole e lì ho effettuato i collegamenti. A quel punto ho trasportato il bidone munito di ruote percorrendo il marciapiedi di via Togliatti per poi svoltare verso la scuola". Le bombole erano svuotate di gas, quindi più leggere. "In ogni singola bombola ho messo circa 10 chili di polvere pirica, comprata in più occasioni da vari rivenditori della provincia di Lecce". A quanto ricavata dall'acquisto di fuochi d'artificio. "Per l'innesco ho utilizzato una centralina collegata ad una batteria, che ho acquistato dalla ditta Greco sulla via per Nardò. La batteria a sua volta era collegata con tre coppie di fili elettrici avvolti intorno alla resistenza di 3 lampadine da 12 volt a cui avevo rimosso il vetro di copertura e che poi avevo inserito all'interno di ognuna delle 3 bombole. Una volta dato l'impulso con il telecomando, la centralina riceve il segnale e lo trasmette alla batteria, la quale dà l'impulso elettrico ai fili che incendiano la resistenza che a sua volta dà l'innesco alla polvere pirica. La mattina dopo sono tornato davanti alla scuola con la mia Hyundai Sonica e ho parcheggiato nei pressi. A piedi ho fatto un primo passaggio davanti al chiosco e verso le 8 meno 20 ho premuto il telecomando". I complici. Resta l'incognita di possibili complici o mandanti. Avvalorata dal fatto che Vantaggiato, durante l'interrogatorio, ha usato spesso il "noi". Una pista, quella di altri responsabili, riconosciuta ufficilamente dagli inquirenti nel decreto di fermo: "In sede di interrogatorio Vantaggiato ha ammesso la sua diretta partecipazione all'azione criminale, ma non ha voluto indicarne il movente, mantenendo un atteggiamento tendente evidentemente ad occultare il concorso di altri". Il killer di Brindisi è lui: Giovanni Vantaggiato, ha 68 anni e gestisce un'impresa di carburanti a Copertino, in provincia di Lecce. Il procuratore Cataldo Motta, durante la conferenza stampa convocata dagli inquirenti, ha affermato che "Vantaggiato ha ammesso di aver fabbricato l'ordigno, di averlo fabbricato e di averlo fatto esplodere". Si configura "il reato di strage aggravato da finalità di terrorismo". Ma non si esclude nulla, neanche "la presenza di un mandante". L'unica certezza è che Giovanni Vantaggiato è stato "l'uomo che materialmente ha messo la bomba". Ma le indagini "non si fermano". Non ha agito da solo? "Tutto è possibile - hanno risposto gli inquirenti -. Vantaggiato ha risposto solo di fronte a precise contestazioni". Motta ha definito Vantaggiato "capace di intendere e di volere, lucido e tranquillo". La sua intenzione era "quella di uccidere", come ammesso da lui stesso: "Ho posizionato le bombole di notte ma non le ho fatte esplodere perché non c'era nessuno". Per ora, dicono i magistrati, non ci sono "elementi oggettivi per dire che l'attentato si rivolgesse alla scuola o al tribunale". IL MOVENTE resta l'incognita maggiore. Secondo Cataldo Motta, Vantaggiato "non ha voluto rispondere e ha dato indicazioni generiche e prive di credibilità". Il killer avrebbe detto di aver avuto "un colpo di testa". I magistrati hanno detto che Vantaggiato sembra "avercela con il mondo". A chi chiedeva che un solo uomo possa aver sollevato le tre bombole, il procuratore capo della Dda ha risposto che "le bombole non erano piene" e comunque "non sono state sollevate tutte insieme". Dopo l'attentato, l'uomo non è scappato "perchè credeva di non essere identificato e ha ripreso ripreso la sua attività quotidiana", come curare il suo yacht da 50 piedi ormeggiato a Porto Cesareo.

domenica 3 giugno 2012

Un batterio le divora gambe e braccia: la storia choc di Katy

Quando si è svegliata dal coma Katy si è ritrovata in un corpo completamente cambiato. Non aveva più gambe né braccia. Le erano state amputate mentre era in coma, su decisione del marito, perché un batterio mangia-carne le stava divorando. Aveva contratto una malattia rara, chiamata "fascite necrotizzante", mentre era incinta di sua figlia. Ora si sottoporrà a un delicatissimo doppio trapianto di arti: "Voglio indietro la mia vita". MALATTIA RARA - Questa infezione, causata da microbi diversi, è molto rara. Negli Stati Uniti, solo quattro altre persone stanno soffrendo. Come spiega Wikipedia, per fascite necrotizzante in campo medico, si intende una forma particolare e rara di infiammazione degli strati profondi della pelle e dei tessuti sottocutanei, che si espande rapidamente attraverso la componente molle del tessuto connettivo che permea il corpo umano (fascia). La malattia, di natura batterica, si sviluppa in modo rapido e aggressivo e, se non viene trattata al più presto, evolve in una lesione cutanea, accompagnata da effetti vistosi quali bolle, vescicole e trombosi capillare, seguiti da necrosi dei tessuti sottocutanei, shock settico e morte. LA STORIA - Katy Hayes, 43enne del Texas, è stata infettata nel 2010. Dopo la nascita della figlia, cadde in coma e si è risvegliata dopo un mese senza i suoi quattro arti. L'amputazione era l'unico modo per fermare la cancrena che ha minacciato il corpo intero. La difficile decisione l’ha presa suo marito: "Speravo nel perdono di Katy". IL TRAPIANTO - Katy ha preso la decisione del trapianto dopo aver saputo che un contadino tedesco Karl Merk, che ha perso un braccio al lavoro, sta vivendo bene grazie a quello ricevuto da di un adolescente morto in un incidente. "Il successo di medici tedeschi non è una garanzia", ha detto il dottor Andrew Lee, uno specialista americano in trapianto, come riporta il quotidiano Le Matin. Non si sa se l'innesto funzionerà e in ogni caso l'istituzione dei nervi può richiedere due anni. Una prospettiva che non spaventa Katy, che vuole tornare ad accarezzare i capelli dei suoi tre figli e il marito. "Sono una cavia ma sono anche un pioniere", ha detto. L’operazione durerà circa 15 ore e vedrà il coinvolgimento di 40 tra medici e infermieri.

Figlio bianco da genitori di colore, tensione in ospedale a Palermo

Dicono che a vedere quella creatura bianca con i capelli rossi e gli occhi chiari abbia reagito infuriandosi con la compagna. Comprensibile considerato che entrambi i genitori sono di colore. E' successo al Policlinico di Palermo. Il padre del piccolo, nigeriano come la neo mamma, prima e' rimasto di stucco, poi davanti al personale sanitario che non sapeva cosa fare e' andato su tutte le furie e se l'e' presa con la moglie. E' toccato al primario chiarire la situazione: "I casi di albinismo nella popolazione nigeriana non sono comuni, ma nemmeno rari - dice al Giornale di Sicilia il responsabile del reparto di Ostetricia e ginecologia del Policlinico Antonio Perino - uno su 14 mila". E ha aggiunto: "Lo abbiamo detto al nuovo papa' e pare abbia capito. Il bimbo sta bene e altri esami ci permetteranno di capire se si tratta di una forma di albinismo o di una vera e propria mutazione genetica".

Giallo a Sanremo Carabiniere carbonizzato

Un carabiniere e' stato trovato morto all'interno di un'auto bruciata, una Fiat Punto. E' accaduto stanotte a Sanremo, in una zona vicina agli stabilimenti balneari, Pian di Poma. La vittima e' il brigadiere della stazione dei carabinieri di Sanremo Enrico Solinas, di 48 anni, divorziato e in servizio nella città dei fiori dalla fine degli anni '80. L'auto era parcheggiata in una strada sterrata. Sul posto sono arrivate il sostituto procuratore Antonella Politi e il responsabile del reparto di medicina legale della Asl 1 imperiese Simona Del Vecchio. La morte e' avvenuta in una zona piuttosto isolata frequentata di notte da coppiette, confinante con alcuni stabilimenti balneari e campetti sportivi. Si attende ora l'arrivo dei carabinieri del Ris di Parma, gli unici autorizzati ad effettuare un sopralluogo all'interno della vettura. Al momento, infatti, i militari hanno soltanto ispezionato l'area esterna. Ancora impossibile, pertanto stabilire se si tratta di omicidio o suicidio. Diverse le tracce che sono state repertate al di fuori dell'auto.

Crisi/ Passera, in Italia la vivono 28 mln di persone

In Italia la crisi e' vissuta da 28 milioni di persone: e' la stima del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, intervenuto al Festival dell'Economia di Trento. "Noi - ha spiegato - siamo in una realta' in Europa dove 50 milioni di persone o sono disoccupate o sono sotto-occupate ed in Italia ci sono tra inoccupati che non cercano lavoro, disoccupati, cassintegrati e sotto-occupati 7 milioni di persone, a cui si possono collegare quattro famigliari a testa, che vivono la crisi; e significa 28 milioni di persone". Per Passera "in tema di crescita la nostra agenda prevede un grande sforzo che -a partire dalla Salva Italia- pensiamo possa portare a ridurre le perdite di lavoro ed aumentare i nuovi posti di lavoro, proprio per i quasi sette milioni di italiani che non hanno un lavoro sicuro o sufficiente". Quella del Paese e' "una situazione - ha aggiunto il ministro - che noi del governo Monti viviamo con ansia: ogni giorno penso cos'altro aggiungere per la crescita; ed aggiungo crescita sostenibile e sostenuta per creare lavoro. Sostenibile e' una parola concreta e quindi non drogata dal debito, se si crea crescita comperando debito pubblico o privato i nodi vengono al pettine". A disposizione delle rinnovabili, saranno disponibili 160 mld. Lo ha annunciato il Ministro dello sviluppo Economico Corrado Passera, al Festival dell'Economia. "L'Italia ha preso l'impegno con l'Europa per le rinnovabili e l'impegno e' superare la quota del 20%, data la nostra dipendenza dal gas abbiamo pensato di liberalizzare il mercato, e favorire lo sviluppo delle green economy nelle nostre aziende", ha spiegato aggiungendo che "oggi mettiamo a disposizione circa 160 miliardi spostandoci pero' su filiere italiane e legate all'agricoltura; ecco perche' nei prossimi provvedimenti troverete segni di accelerazione sia per le imprese che per i privati per le agevolazioni riguardanti il risparmio energetico.

Scuola, soldi agli studenti più bravi. Imprese, sgravi per chi assume

Soldi a scuole e atenei migliori e premi agli studenti più bravi. Premi che prevedono sconti e agevolazioni, tenendo conto del reddito, e in ogni caso canali preferenziali, selezioni e competizioni, per far sì che l'eccellenza approdi al mondo del lavoro, ai vertici della cultura e dell'arte.E poi premiazione dello "studente dell'anno", ritorno dei concorsi per docenti universitari e sgravi alle aziende (fino al 30%) che assumono a tempo indeterminato i migliori laureati. Arriva la riforma della scuola del ministro dell'Istruzione Francesco Profumo (nella foto), una riforma a cui il ministro sta lavorando e che dovrebbe approdare in consiglio dei ministri mercoledì prossimo, tagliata sul principio del merito. "Questo governo e il mio ministero hanno un obiettivo: migliorare il livello medio del paese. Solidarietà e merito devono stare insieme. Dare un riconoscimento a chi eccelle vuol dire mettere i meritevoli al traino dell'intera classe e innalzare il livello medio", commenta la sua riforma il ministro dell'Istruzione. I cambiamenti sono contenuti nel pacchetto sulla scuola, la cui bozza sarà discussa mercoledì. Sul fronte degli insegnanti, "siamo pronti. La scuola italiana a settimane riavvia il processo sul reclutamento", assicura Profumo, con il ritorno dei concorsi scolastici che coinvolgeranno 300mila candidati. "Entro l'estate ci sarà il nuovo bando e dirà che metà professori li prenderemo dalle graduatorie e metà dal nuovo concorso". L'appuntamento successivo sarà a primavera 2013, "e lì faremo crescere le quote di chi arriverà dalle graduatorie e accorperemo le classi di concorso", prosegue il ministro. "Ogni anno fino al 2015 ci sarà un bando nuovo". "Saremo innovativi anche nelle prove", assicura il titolare del dicastero di viale Trastevere, "ci sarà un test preselettivo e chiederemo la simulazione di una lezione: dobbiamo valutare quanto i futuri docenti sapranno farsi capire dai ragazzi. Devono essere competenti e pure capaci". I concorsi interesseranno anche l'università. "Entro il 29 giugno - afferma Profumo - sarà pubblico il bando relativo alle commissioni di concorso, entro l'estate il bando per i candidati. Ci sarà un programma di concorsi universitari per i prossimi quattro anni. Scuola e università -conclude Profumo- viaggiano in parallelo".

Disastro aereo in Nigeria: 153 morti

Dramma a Lagos, in Nigeria, dove un aereo passeggeri è caduto su un'edificio. A bordo vi erano 147 passeggeri e sei membri dell'equipaggio. "Non credo vi siano superstiti", ha riferito immediatamente il capo dell'aeronautica civile Harold Demuren. Il volo, partito da Abuja e diretto a Lagos, era della compagnia nigeriana Dana Air, che usa bimotori McDonnel Douglas Md-83. Il jet si sarebbe incendiato subito dopo aver colpito un edificio nel quartiere Iju, vicino all'aeroporto, una delle aree più popolose della città. Tra le prime cause prese in considerazione all'origine del disastro l'errore umano dei piloti in fase di atterraggio. Dense nuvole di fumo nero si elevano tra le strade intorno al luogo dell'incidente, tra Toyin Street e Agbado Crossing, nel quartiere Iju-Ishaga. L'aereo era partito dalla città di Abuja diretto verso lo scalo di Lagos, Murtala Muhammed International Airport. Le condizioni meteo erano serene. Secondo le prime ricostruzioni e quanto raccontato dal portavoce della polizia, Joseph jJiyeoba, il velivolo sarebbe precipitato su un edificio a due piani della città in un quartiere che si trova vicino l'aeroporto. Sul posto sono arrivati subito i soccorsi, due mezzi dei vigili del fuoco e almeno 50 uomini in azione. L'eroporto di Lagos è uno degli scali più importanti dell'Africa, con oltre 2,3 milioni passeggeri solo nel 2009, secondo le stime più aggiornate della Federal Airports Authority. Nell'agosto del 2010, gli Stati Uniti hanno dichiarato l'aeroporto nigeriano sicuro, concedendogli lo status 1 della FAA's Category, il massimo grado di sicurezza che permette agli aerei di linea domestici rotte verso gli Usa. Secondo il governo la Nigeria ha una copertura radar totale, il problema è la rete elettrica mal funzionante che a volte interrompe il regolare funzionamento delle apparecchiature radar. Fonti non confermate sostengono che il velivolo abbia toccato cavi di alimentazione durante la discesa verso la pista. La Farnesina insieme all'Unità di Crisi e l'ambasciata ad Abuja ha intanto attivato le procedure per accertare l'eventuale presenza di italiani a bordo del jet della Dana Airlines. L'aeroporto di Lagos è intanto stato chiuso e ai passeggeri in attesa di imbarcarsi è stato detto di tornare a casa. Quello di oggi è il secondo incidente aereo in Nigeria nelle ultime 24 ore. Ieri il cargo DHV 111, in volo da Lagos a Accra 3, alle 7,10 locali è uscito fuori pista subito dopo essere atterrato, schiantandosi con un minivan su cui si trovavano dieci persone, una donna e nove uomini. Nessuno di loro è sopravvissuto. Salvo invece l'equipaggio di quattro persone a bordo dell'aereo.