lunedì 1 ottobre 2012

Contro la crisi? Iphone5 d'oro.

Nei giorni in cui la Apple mette sul mercato in tutto il mondo il suo attesissimo iPhone 5, negli Emirati Arabi, uno dei paesi più ricchi del Golfo, l’azienda Gold & co propone una versione in oro dello smartphone di casa Apple. Le caratteristiche tecniche sono esattamente le stesse del prodotto simbolo dell’azienda di Cupertino, fatta eccezione per un rivestimento in oro a 24 carati che fa lievitare il prezzo di qualche migliaio di euro. In particolare per avere la versione in oro giallo bisognerà sborsare 4600 dollari circa, mentre per quella in oro bianco o rosso si potrà arrivare a superare i 5000 dollari. Chi fosse interessato ad acquistare l’iPhone 5 d’oro non dovrà recarsi nei soliti negozi per prodotti tecnologici, bensì in gioielleria dove lo smartphone verrà consegnato racchiuso in una raffinata scatola di legno pregiato realizzata a mano. Soddisfatto dell’operazione l’amministratore della Gold & Co Amjad Ali che ha dichiarato: “L’iPhone 5 è uno strumento tecnologico straordinario e siamo lieti di metterne sul mercato uno in oro a 24 carati, per offrirlo ai nostri clienti più fedeli”. L’azienda non è nuova a iniziative di questo tipo. Già in passato aveva realizzato una versione in oro di un altro dei best seller Apple, l’iPad. Ma al di là della versione in oro, negli Emirati Arabi l’iPhone è di per sé un prodotto molto apprezzato, tanto da spingere qualcuno a compiere vere e proprie follie pur di averne uno. Come nel caso di un ricco libanese residente a Dubai, Fadi Flat-White, che ha sborsato l’esorbitante cifra di 200 milioni di dollari per prenotare il primo iPhone 5 di tutto il Medioriente. Flat-White era già balzato agli onori della cronaca in occasione del lancio sul mercato della iPad 3. Allora arrivò a pagare, per accaparrarsi il primo esemplare venduto nella regione, 500 mila dollari. Gesto che poi si rivelò inutile, visto che fu battuto sul tempo di qualche ora da un abitante di Beirut.

Spagna, scontri polizia-indignados

ROMA - Polizia in azione, anche questa notte, a Madrid contro gli indignados che sono tornati a manifestare contro l'austerity del governo Rajoy a plaza de Neptuno, alle spalle del Parlamento. Poco prima di mezzanotte agenti antisommossa sono intervenuti per disperdere un piccolo gruppo - riferiscono i media spagnoli - che si tratteneva a tarda serata, occupando la piazza. Al momento nella piazza ci sarebbero comunque ancora solo un centinaio di manifestanti e qualche blindato delle forze di polizia. E' salita la tensione a Madrid alla fine della manifestazione degli indignados contro il governo Rajoy, con scontri tra polizia e manifestanti. El Mundo on line riferisce anche di almeno un ferito nel corso dei tafferugli scoppiati quando i manifestanti hanno iniziato a tirare bottiglie e vari oggetti contro la polizia che, manganelli alla mano, tentava di farli sgombrare. Pochi minuti fa, comunque, El Pais online ha segnalato che i manifestanti hanno ora lasciato la piazza e la protesta è terminata.

Kenya, attentato a chiesa morto un bambino

E' salito a due bimbi morti e 8 feriti, tra i quali due in condizioni "disperate", il bilancio dell'attacco odierno contro una chiesa a Nairobi. Lo riferisce la Croce Rossa locale. L' attacco e' avvenuto con una bomba a mano. Secondo la polizia, la bomba è stata lanciata ed e' esplosa durante una messa domenicale nella chiesa di St.Polycarp, sulla Juja road. La polizia keniota ha disperso un gruppo di manifestanti che stavano lanciando sassi contro gli abitanti del quartiere di origine somala Pangani a Nairobi. I manifestanti, circa un centinaio di persone, imputavano alla comunità somala la resposabilità dell'attacco alla chiesa. ATTACCO NON RIVENDICATO MA SOSPETTI SU GRUPPO SHABAAB - Nessun gruppo ha finora rivendicato la responsabilità dell'attentato di questa mattina alla chiesa di Nairobi, ma le autorità locali sospettano che l'attacco rappresenti una ennesima rappresaglia di simpatizzanti del gruppo islamico di al Shabaab dopo l'offensiva militare dell'esercito kenyano in Somalia. Il governo ha già predisposto per le prossime settimane misure straordinarie all'esterno di chiese e luoghi di culto cristiani.

Rieti: scoperto falso cieco, aveva pensione da 30 anni

Da oltre trent'anni, un settantenne di Rieti, percepiva una pensione di invalidità per "cecità assoluta", ma frequentava i bar della zona e guidava la macchina senza difficoltà. Ad inchiodare l'anziano sono state le numerose riprese ed appostamenti effettuati dai finanzieri del Comando Provinciale di Rieti, che lo hanno immortalato alla guida della propria autovettura, mentre si destreggiava per le vie del paese oppure mentre frequentava locali pubblici. Attività certo incompatibili con la grave patologia certificata dalla Commissione medica competente. L'uomo, residente in un Comune della provincia reatina, dichiarato cieco assoluto dal 1979, ha percepito indebitamente oltre 200.000 euro. Stando alle cartelle cliniche, non avrebbe potuto svolgere nemmeno le più elementari attività quotidiane. Ma le indagini continuano. Sono in corso accertamenti volti a stabilire se il truffatore ha avuto complici tra i medici specialistici che gli hanno certificato la disabilità o eventuali responsabilità di terzi.

Afghanistan: nuovo agguato a Khost, 10 morti

Sono almeno dieci le persone rimaste uccise nell'attacco kamikaze avvenuto oggi a Khost nell'est del paese. Lo rende noto il ministero dell'interno afghano. Oltre a tre soldati della Nato, nell'attacco, secondo il comunicato, sono morti quattro agenti afghani e tre civili. Almeno 13 i feriti.

Coppia di anziani uccisa nelle marche

Impronte di scarpe, la traccia di un pneumatico nel cortile: sono numerose le tracce lasciate dall'assassino o dagli assassini che ieri mattina hanno aggredito e ucciso a colpi di coltello Paolo Marconi, 83 anni, e Ada Cerquetti, 73, i due anziani coniugi di Montelupone (Macerata) massacrati nel loro casolare di contrada Fonte Ianni, forse durante un tentativo di rapina finito male. Gli aggressori hanno anche cercato di dar fuoco alla casa, per cancellare ogni traccia, ma il principio di incendio si è spento da solo. I carabinieri del Racis, del Reparto operativo di Macerata e della Compagnia di Civitanova Marche hanno lavorato fin dopo la mezzanotte, sotto un forte acquazzone e alla luce delle fotoelettriche dei vigili del fuoco, per fissare lo scenario esterno al casolare dove la coppia di ex agricoltori viveva, un'abitazione isolata, non lontano dalla Basilica di San Firmano, dove ieri mattina Ada e Paolo sarebbero dovuti andare alla messa come ogni domenica insieme alla figlia Orietta, per poi raggiungere l'altra figlia, Aldesina, e trascorrere un giorno di festa insieme, con i generi e nipoti. Invece, fra le 5 e le 8 - questa la prima ipotesi del medico legale, che dovrà essere confermata dall'autopsia - la vita semplice dei due coniugi è stata sconvolta dalla furia di una o più persone mosse da una violenza inaudita: "forse un balordo, comunque gente disperata, a caccia di un po' di soldi e pronta a tutto" ipotizza un investigatore. Paolo, affetto da una lieve forma di Alzheimer, è stato aggredito per primo, sui gradini della porta di casa, e colpito ripetutamente alla schiena (forse anche con un bastone); la moglie ha cercato di difendersi, ed è stata raggiunta da una serie di coltellate al torace e al collo. A notare per primo il corpo dell'anziano è stato un cacciatore di passaggio che ha subito dato l'allarme ai carabinieri. Poi sono state avvertite le figlie, Aldesina sposata con un imprenditore della plastica piuttosto conosciuto nella zona. Una famiglia come tante, che stando a quanto si è appreso non avrebbe mai subito minacce o ricatti. In mattinata verrà condotta una verifica più approfondita all'interno del casolare, trovato in disordine, per capire se sia stato portato via qualcosa e che cosa. Forse i Marconi tenevano un po' di denaro a portata di mano, ma di certo il loro tenore di vita non era tale da poter suscitare chissà quali appetiti. Anche se nel circondario, a gennaio e maggio, due casolari abitati da anziane donne sole sono stati assaltati da rapinatori.