mercoledì 21 dicembre 2011

Arrestato ginecologo per tangenti



Tangenti in denaro per saltare le liste d’attesa e accedere subito ai trattamenti di procreazione assistita. Era il “metodo” applicato dal primario di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Pieve di Cadore (Belluno), Carlo Cetera, arrestato dalla Guardia di Finanza di Belluno. Secondo le testimonianze e le prove raccolte dagli inquirenti il medico chiedeva mazzette in denaro anche di 2.500 euro, facendo leva sulla paura delle coppie di perdere troppo tempo.
Una lista troppo lunga - Spesso chi chiede di accedere alla pma (procreazione medicalmente assistita) è avanti con gli anni, e il tempo in questi casi è molto prezioso. Una lista di attesa di circa due anni - questa è la media dell’ospedale dove operava il medico - significa per molti abbassare drasticamente le probabilità di portare a buon fine la fecondazione artificiale.
Le intercettazioni - Dietro il pagamento di una tangente il medico era però in grado di ridurre il tempo di attesa a pochi mesi. A inchiodare Cetera, 62 anni, alcune intercettazioni telefoniche che registrano le conversazioni tra il professore e i pazienti. Pazienti che arrivavano da ogni parte d'Italia. Il centro di Pieve di Cadore era da qualche anno considerato un centro di eccellenza, per di più pubblico, e chi aveva avuto modo di accedere alle cure del reparto parlava di medici efficienti e umani. Purtroppo negli ultimi tempi le liste di attesa erano cresciute a dismisura, salendo dall' anno di qualche anno fa a due anni. Il medico è agli arresti domiciliari.

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