venerdì 7 ottobre 2011

Barletta da l'addio alle 5 operaie



La città si stringe al dolore dei familiari durante i funerali delle 5 donne morte nel crollo della palazzina a Barletta. Per l'ultimo saluto anche Nichi Vendola, insieme a Camusso, Bonanni e Centrella. Sul palco la corona di fiori del presidente della Repubblica. "Le loro bare ci danno ancora tristezza, e, forse, anche rabbia - ha detto nell'omelia l'arcivescovo Pichierri - solo la parola di Dio ci ridona la fede, la speranza, la carità che devono sempre contrassegnare la vita del cristiano e di quanti sono aperti alla ricerca di Dio. Il testo della Sapienza ci fa guardare oltre i sensi, facendoci comprendere il valore della vita umana secondo il disegno di Dio che ce l'ha donata: 'Vecchiaia veneranda è una vita senza macchia". "Le cinque donne che il Signore ha 'rapito' a sé erano tutte impegnate nel loro dovere quotidiano, anche la più piccola, Maria, che, uscita da scuola, andava ad incontrare i genitori sul posto di lavoro".
LE BARE- Un lungo applauso ha accolto i feretri. Una bara bianca accoglie Maria Cinquepalmi, la figlia del titolare del laboratorio di confezioni, uccisa come le operaie dalle macerie della palazzina di via Roma 5. Tantissime le corone di fiori e molti gli striscioni tra la tantissima gente che ha ripempito la grande piazza di Barletta, tra cui spicca quello delle "Operaie del settore tessile-manufatturiero". Anche i lavoratori della zona industriale hanno voluto rendere omaggio, e sono usciti dalle fabbriche al passaggio dei carri funebri che arrivavano dall'obitorio del Policlinico di Bari. Anche gli automobilisti si sono fermati e sono usciti dalle vetture: in genere si tratta di lavoratori che stavano raggiungendo gli stabilimenti dopo la pausa pranzo o per il cambio turno.
I FIORI DI NAPOLITANO- In piazza Aldo Moro c'è un grande palco, listato a lutto con un panno viola con la corona di fiori del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che non ha dimenticato la strage delle operaie: "Attenzione - ha detto parlando a Biella - i meridionali a volte lavorano in condizioni bestiali. A Barletta quelle giovani donne lavoravano in nero per 3,95 euro l'ora. E' lo specchio di un'economia arretrata, fragile, di un'Italia che fatica e produce come può".
EMESSI NOVE AVVISI DI GARANZIA - Nell'ambito dell'inchiesta sul crollo della palazzina di via Roma a Barletta, coordinata dal sostituto Giuseppe Maralfa della Procura di Trani sarebbero stati emessi 9 avvisi di garanzia. Al momento non sono noti i nomi dei destinatari degli avvisi

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